Quattro performance: da Est a Ovest
Partendo dal nostro pluriennale e tuttora in corso progetto “Da Oriente ad Occidente” – che integra studenti, professori, personalità culturali provenienti da paesi e culture assai diverse – per esempio Cina, Corea, Colombia, Italia, coagulandoli attorno al discorso performativo, abbiamo sviluppato un’attività di ricerca, di sviluppo e di rappresentazione, che colleghi il progetto alla Città di Bologna e agli spazi storici, architettonici ed artistici creando così un forte legame tra l’arte intesa come bene storico culturale e l’arte in essere – il qui ed ora – inteso come ponte di collegamento tra passato e futuro. Il progetto, infatti, intende sviluppare una consuetudine alla frequentazione dei luoghi storici, partendo da uno stimolo forte – come il dialogo interculturale – che si concretizzi in azioni artistiche e che permetta, nello stesso tempo, l’integrazione reale dei giovani nel tessuto socio-urbano. La scelta dei luoghi è avvenuta di comune accordo con il Quartiere Santo Stefano e con le Associazioni e i Comitati che “in e per” quei luoghi lavorano da anni, creando così una piccola rete assai efficace. Ad ogni artista, o gruppo di artisti, è stato chiesto di “adottare” uno dei 4 luoghi, in modo da produrre una performance specialmente legata a quel luogo, creando così un’empatia forte tra spazio e azione artistica. Sinteticamente lo scopo finale del progetto è: attirare la frequentazione di un target residente, ma che non conosce o non frequenta quegli stessi luoghi e nel contempo invogliare il turismo culturale verso questi spazi poco conosciuti o addirittura sconosciuti ai più, della città. Imprescindibile, poi, la volontà di dare voce e spazio a talenti nuovi, così come offrire ai cittadini la possibilità di godere di talenti ormai consolidati.